MSG.2 - FERMI VERONA
Buon giorno, sono un alunno dell’istituto Enrico Fermi. Venerdì 15 novembre abbiamo passato la mattinata a parlare di un argomento interessante per noi ragazzi e non solo. È stato molto toccante il film che abbiamo guardato e l’intervento delle mamme che ringrazio di cuore perché hanno avuto molto coraggio e forza per raccontare la storia dei loro figli morti in un incidente. Essere genitori penso sia una tappa bellissima da raggiungere nella vita. Cresci una creatura e la tratti come se fosse un tesoro e vorresti che non crescesse mai. Lo ami, lotti perché sia felice e non gli possa mancare niente. Poi arriva il momento in cui quel piccolo bimbo diventa grande e comincia ad uscire con gli amici, distante dagli occhi dei genitori. Penso che non avere sott’occhio un figlio, per quanto ti puoi fidare, vivi ore con l’ansia, con l’orecchio sempre teso, con la paura che possa suonare il campanello e sentirsi dire cose che cambierebbero la tua vita in un modo spaventoso. Questo lo riesco capire perché quando torno a casa vedo mia mamma ancora sveglia e la vedo sorridere, riprendere fiato e andare a letto contenta. Penso che questo progetto non deve essere rivolto solo a noi giovani ma esteso a tutti perché possano capire cosa vuol dire guidare ubriachi o distratti. Per fermare quelle persone che con leggerezza si mettono al volante dopo una serata passata a bere e guida, guida e poi basta poco! La vita di poveri innocenti stroncata per un folle gesto. Devono riuscire capire che non ci sono solo loro al mondo ma ci sono persone che amano la loro vita e ne fanno il dono più importante. Devono capire che bere non si è fighi come si dice, si è solo dei codardi. Grazie a questo progetto ora quando guido metto ancora più responsabilità e faccio le cose pensando a quali potrebbero essere le conseguenze. Sta di fatto che la vita è il mio comandamento ed io mi rifiuto di buttarla via. Vi ringrazio di cuore. Francesco.