a cura di Alberto Cristani (Direttore Sportdipiù)
Venerdì 25 novembre 2022
il 2022 sta per andare in archivio ed è il momento di bilancio anche per quanto riguarda la sicurezza stradale, una delle problematiche più sentite, non solo tra i più giovani.
Il presidente di Verona Strada Sicura, Andrea Scamperle, ci presenta le cifre dell’anno che sta per concludersi tra problemi in risolti, criticità, vite (e famiglie) distrutte ma anche tra messaggi di speranza e di cambiamento.
Perché, è bene ricordarlo, guidare una macchina può essere un divertimento ma, sicuramente, non è uno sport, almeno sulle strade cittadine.
La sinistrosità stradale nel nostro Paese sta andando poi così male?
No, non sta andando male ed è l’Istat a certificarlo registrando che nel primo semestre del 2019 confrontato con il medesimo periodo del 2022 i decessi sono calati del 5,5% e i feriti del 6,8%. Il 2020 e il 2021, complice la pandemia e ilconseguente blocco della mobilità, sono anni “inquinati” da fattori atipici che ci impediscono di valutare appieno l’andamento dell’incidentalità stradale che deve opportunamente essere descritto attraverso una raccolta di dati omogenei, diversamenteil rischio è di essere fuorviati nell’analisi.
Ma allora sul fenomeno c’è forse troppo allarmismo?
No, non è così, è bensì aumentata l’attenzione verso la mortalità stradale e ciò che sino a venti o trent’anni fa era giudicato l’ineluttabile prezzo da pagare per la motorizzazione di massa, ora non lo è più e ogni vita spenta sull‘asfalto desta il giusto sgomento e indignazione.
Allora abbiamo un miglioramento, almeno sotto l’aspetto della sensibilità alla vita, non è così?
Certo, sotto questo profilo sicuramente ma la flessione dei risultati nefasti degli incidenti non è certamente attribuibile ad un neonato virtuosismo degli utenti della strada ma, a nostro parere, ad un notevole sviluppo della medicina d’urgenza ed emergenza che ora giunge dove una volta non era possibile arrivare e agli importanti investimenti che le case costruttricihanno stanziato per incrementare la sicurezza attiva e passiva dei veicoli.
Non pensa di essere un po’ troppo critico nei confronti dei conducenti e dei pedoni?
No, e le propongo un altro dato Istat che certifica che il 92,2% degli incidenti sono riconducibili a comportamenti umani scorretti anche se penso sia intellettualmente corretto rivendicare che almeno una parte di manovre scorrette possa trovare una concausa in infrastrutture stradali inadeguate agli attuali volumi di traffico e alla carenza manutentiva delle reti, sia in termini quantitativi sia qualitativi.
Quanto la distrazione alla guida incide in questo 92,2%?
Istat elenca una serie di cause degli incidenti ma se le poniamo a fattore comune, talune manovre scorrette come i tamponamenti, le omesse precedenze, ecc., giungiamo al 50,2% di incidenti che sono da correlare direttamente ad un disturbo dell’attenzione.
Ora mi conceda una riflessione provocatoria e stando ai comportamenti che osserva quotidianamente sulla strada, non pensa che tutto sommato gli incidenti potrebbero essere maggiori?
Ha colto nel segno e le sempre maggiori attività che compiamo mentre guidiamo un mezzo temo si possano tradurre in un incremento degli incidenti. Pertanto è fondamentale implementare i controlli anche attraverso novelle legislative che incidano direttamente e proporzionalmente sulla patente di guida, disincentivare i ricorsi pretestuosi contro le violazionicontestate, attuare programmi d’informazione e divulgazione dei rischi sia in ambito scolastico che lavorativo.
Verona Strada Sicura quali strategie ritiene siamo attuali e attuabili per tentare di arginare il fenomeno.
L’associazione ha nelle proprie corde la prevenzione che si esprime attraverso la conoscenza e la divulgazione delle principali cause di incidenti stradali legate spesso a condotte di guida prive di buon senso, e mi riferisco alla guida alcolica e drogata, oppure alla superficialità con cui affrontiamo gli innumerevoli fattori distrattivi che possono però contribuire a rendere tutti noi dei potenziali pericoli per coloro che hanno la sventura d’incrociarci.
Verona Strada Sicura, con il patrocinio della prefettura di Verona e dell’ufficio scolastico provinciale, ha avviato un annuale ciclo di incontri nelle scuole superiori di Verona e provincia attraverso cui i relatori raccontano le loro esperienze di vita lungo la strada. È stato poi realizzato, con il fondamentale contributo di Gardaland, il concorso scolastico “+smart -phone on the road” mentre nel campo del sostegno alle vittime degli incidenti proponiamo un gruppo di mutuo aiuto gestito da genitori che hanno perso i propri figli e a breve daremo vita ad un servizio di supporto psicologico dedicato specificatamente al personale dei comparti sicurezza e soccorso. Quest’ultimo progetto sarà gestito da due psicologi specificatamente preparati per supportare le persone coinvolte nelle maxi emergenze e in tutti quegli eventi ad elevato impatto (incidenti mortali di qualsivoglia natura, calamità naturali, suicidi, ecc.).
Un’ultimo passaggio sull’andamento degli incidenti mortali a Verona.
Nel 2019 il nostro contatore ha registrato 60 incidenti mortali mentre, ad oggi, nel 2022, ne registriamo 54. L’auspicio è che il contatore si congeli e perciò, in termini di vite umane, significa che quest’anno 6 persone in più potranno festeggiare ancora il Capodanno in famiglia.